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Come si riconosce il Coronavirus... e come prevenirlo

Ma, io il Coronavirus ce l’ho? Come faccio a sospettarlo? Sono malato di Covid-1919, ("Co" è abbreviazione di Corona, "Vi" di Virus, e "19"  l’anno)? Febbre oltre 37,5 gradi, tosse prevalentemente secca, difficoltà respiratoria, sopraffiato sono i sintomi primi (insieme od isolati) che devono far sorgere il legittimo dubbio, il sospetto e che impongono di interpellare subito – via telefono – il proprio medico che porrà ulteriori domande e deciderà il da fare cui ci si deve attenere scrupolosamente e con responsabilità.

La sola febbre non è, di per sé, sufficiente a creare allarme ma sia motivo per restare a casa ed adottare cautele, osservando quel che succede in successione di tempo. A volte, possono anche presentarsi diarrea, doloretti addominali o tracce di sangue nell’espettorato, astenia, dolori muscolari, congestione nasale e naso che cola, faringite, laringite congiuntivite, inizialmente lievi ma ingravescenti nel tempo anche ravvicinato. L’evoluzione più temibile sono la polmonite perché il virus COVID19 colpisce gli alveoli, penetra nell'interstizio polmonare (rivestimento degli alveoli) rendendo difficile l’ossigenazione del sangue e la sindrome respiratoria acuta grave, l’insufficienza renale ed altre complicazioni organiche potenzialmente letali.

L'80% delle persone infettate guarisce dalla malattia virale senza bisogno di cure straordinarie. In loro, tutto si è svolto come se avessero subito una simil-influenza. Gli altri avranno bisogno di più cure specifiche. Sono specialmente i già sofferenti di patologie come diabete, cardiopatie, ipertensione, epatopatie, neoplasie o immunodeficienze. A questi soggetti sono raccomandate più rigorose misure di prevenzione e di  tutela della propria persona. Quattordici giorni è il periodo di incubazione (giorni tra infezione e primi sintomi) durante il quale, oltre che in malattia, si è potenzialmente capaci di trasmettere ad altri (in media, 18 persone) l’infezione.

Le goccioline di saliva o di muco emesse parlando, tossendo o starnutendo sono galeotte. Per questo, bisogna proteggere bocca e naso ogni volta che si tossisce, starnutisce, parla con altri oppure gli si dà la mano, l’abbraccio, ecc. Le mani vanno lavate spesso (acqua e sapone e/o soluzione alcolica), le superfici di scrivanie, mobili, utensili, maniglie, tastiere, telefonini e dintorni vanno tenute pulite (acqua e sapone, soluzione alcolica, candeggina, amuchina).

 

Donatella Tansella

 

Foto: cdc.gov

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